Nella sua intervista del febbraio 2015 al quotidiano “Il Gazzettino”, Jerry Mbakogu, attaccante classe 1992, ha raccontato la sua carriera calcistica quando stava vivendo il suo momento migliore.
Dopo il grande esordio tra i professionisti con i colori del Padova e il successivo triennio alla Juve Stabia, è a Carpi – squadra dell'omonimo paese di 70,000 abitanti in provincia di Modena, dove approda nel 2013 – che l'attaccante ha trovato il suo trampolino di lancio.
Fabrizio Castori è stato un allenatore molto importante per Mbakogu, efficace nel far emergere le qualità inespresse dell'attaccante nigeriano.
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Non è solo un grande realizzatore, ma anche molto abile nell'aiutare i suoi compagni a trovare anche la rete. In quegli stessi mesi il nome di Mbakogu viene associato anche ad alcuni importanti club stranieri, tra cui il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp.
Mbakogu in quel momento non voleva lasciare Carpi. Lui però voleva la promozione in Serie A con gli emiliani. Lo conferma a “Il Corriere della Sera”: “Lascerò solo se Mourinho mi chiamerà a giocare al Chelsea con Drogba. Non parto, almeno non prima di giugno perché gioco in un gruppo numeroso. Viviamo un sogno partita dopo partita, sperando di realizzarlo. Sapevo che questa stagione per me era fondamentale e voglio sfruttarla al massimo”.
“Sono nato a Lagos, quando ero bambino mio padre partì per l'Italia in cerca di un lavoro migliore. Ha lavorato nella provincia di Venezia. si sentiva a suo agio e quando avevo 12 anni mia madre ci disse che ci saremmo uniti a lui ", ha detto Mbakogu delle sue radici.
“Cosa ricordo dell’arrivo a Scorzé? Ricordo il volo per Venezia, i primi giorni di scuola media, la gioia di aver trovato subito tanti amici. Alcuni di loro mi hanno convinto ad andare a giocare con loro. In Africa non ero mai stato in una vera scuola calcio.
“Chiama il Calcio Padova? Di quel periodo ricordo tante soddisfazioni ma anche tanti sacrifici. Dopo un anno, ho deciso di andare in una scuola a Padova. Mi sono alzato alle 6 del mattino e ho preso il bus da Scorzé, sono tornato la sera, ma ero contento”.
E aggiunge: “La nazionale nigeriana? È il mio sogno, ma devo ancora migliorare molto”.
Jerry è onesto e mantiene la parola. Nel giugno 2015, infatti, ha festeggiato da assoluto protagonista la storica promozione in Serie A del club, realizzando 15 gol e 8 assist in 30 presenze. I tifosi, che gli hanno dedicato il coro “Mi sembrava, mi sembrava, mi sembrava di vedere Mbakogu segnare!”, erano letteralmente innamorati di lui.
Dopo diversi anni in Seconda Divisione, la stagione successiva deve essere l'anno della sua consacrazione. Nonostante la presenza, nel reparto offensivo, di giocatori come Borriello, Lasagna e Ryder Matos, Castori ha quasi sempre schierato Mbakogu titolare.
Tuttavia, anche a causa di alcuni acciacchi, l'annata non è stata molto positiva, come per tutto il resto della Rosa Rossa e Bianca. Solo il 17 gennaio 2016 realizza il suo primo gol in Serie A, realizzando il rigore decisivo nel 2-1 contro la Sampdoria.
A fine campionato, a causa di un inizio negativo, il Carpi retrocede in Serie B. L'unico punto in meno del Palermo pesa come un macigno.
Nello stesso periodo Mbakogu si trasferisce al club russo, il PFC Krylia Sovetov Samara, ma non riesce a trovare fortuna, collezionando solo sette presenze.
Ed è tornato al Carpi nel gennaio 2017 sotto la guida del nuovo allenatore, Antonio Calabro. L'attaccante ha giocato e segnato gol importanti. Tuttavia, nell'estate del 2018, ha rescisso il suo contratto con il club Bonacini.
Mbakogo è rimasto libero fino a gennaio 2019, quando ha firmato con il Calcio Padova. I biancoscudati, allenati da Pierpaolo Bisoli, sono concentrati in una battaglia serrata per restare in Serie B.
Mbakogu, che si avvicina sempre più a casa, ha una grande occasione per rivedere quelle qualità che qualche anno prima lo avevano reso uno dei migliori attaccanti del panorama calcistico italiano. Indimenticabile il suo nuovo esordio: nel derby contro l'Hellas Verona ha segnato una doppietta. Il primo di testa al 12' su cross di Longhi, poi a inizio ripresa ha sfruttato al meglio un assist perfetto del compagno Bonazzoli.
Sembrava l'inizio di un idillio, ma il Padova chiuse il suo campionato di Serie B al diciottesimo posto e, di conseguenza, retrocesse in Terza Divisione.
Anche se ha sempre lottato per la squadra dall'inizio alla fine, Mbakogu non è riuscito a riprodurre la sua classica forma da gol per l'ex club del Carpi. Ha segnato tre gol con il Padova in 10 presenze.
Il settembre successivo, quasi a sorpresa, passa all'NK Osijek, club del massimo campionato croato. Anche questo periodo nei Balcani, inevitabilmente provocato dalla pandemia di coronavirus, è fatto di poche luci – come il gol contro il Vuteks Sloga in Coppa Nazionale – e di tante ombre: pochissime partite giocate da titolare e tanta panchina. Dallo scorso agosto, Mbakogu è di nuovo senza squadra.
Nonostante alcuni sodalizi con club di Serie B, come Salernitana e Spal, il giocatore viene fermato. Jerry Mbakogu si trova di fronte a un bivio di carriera: il prossimo passo, qualunque esso sia e dovunque sia, sarà e dovrà essere quello del rilancio.
Le qualità e la tenacia che lo avevano reso il re del Carpi e capace di segnare 54 gol tra i professionisti non gli mancano, ma nella sua carriera le montagne russe sono state troppe. La svolta ora è cruciale.
Di Raffaele Campo