Pep Guardiola ha dichiarato che Kevin De Bruyne non si sentiva bene dopo essere stato sostituito durante l'intervallo della sfida di Champions League tra il Manchester City e l'Inter, mercoledì sera.
De Bruyne si è infortunato al 43° minuto della sfida contro l'Inter all'Etihad Stadium ed è stato sostituito a metà tempo.
Interrogato sulla botta subita da De Bruyne, Guardiola ha dichiarato a CBS Sports (tramite talkSPORT): "Non ho parlato con i dottori, ma a quanto pare non si sentiva bene".
Se dovesse rivelarsi una cattiva notizia per il belga e il City, le conseguenze potrebbero essere enormi in Premier League, con i rivali per il titolo dell'Arsenal che domenica affronteranno in casa.
I Gunners sono già senza il loro capitano dopo che Martin Odegaard ha riportato un infortunio ai legamenti mentre giocava per la Norvegia
Nel caso di De Bruyne, ha tentato la fortuna con un tiro su Yann Sommer dell'Inter, per poi battere il conseguente calcio d'angolo due minuti prima dell'intervallo.
Lì, si inginocchiò a terra tenendosi l'inguine, in una scena preoccupante per i campioni della Premier League.
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La battuta d'arresto di De Bruyne: una prova della profondità del City e dell'ingegnosità di Guardiola
La vista di Kevin De Bruyne, fulcro creativo del Manchester City, che abbandona prematuramente il campo contro l'Inter scatena increspature nel panorama della Premier League. Mentre l'Arsenal incombe all'orizzonte, Pep Guardiola affronta un enigma che metterà alla prova le fondamenta stesse della profondità e dell'adattabilità della sua squadra.
L'importanza di De Bruyne per il City non può essere sopravvalutata. Il maestro belga è il direttore d'orchestra della sinfonia di Guardiola, il fabbro che trova angoli impossibili, il battito cardiaco di una squadra che ha fissato lo standard nel calcio inglese. La sua potenziale assenza contro l'Arsenal non è semplicemente un inconveniente tattico; è un cambiamento sismico nelle dinamiche di una partita che potrebbe avere implicazioni di vasta portata nella corsa al titolo.
Le caute parole di Guardiola – "a quanto pare non si sentiva bene" – smentiscono la gravità della situazione. Il tattico catalano ora affronta un momento cruciale nella campagna del City. Il modo in cui rimescolerà il suo gruppo, potenzialmente senza il suo asso, sarà una testimonianza del suo acume tattico e della resilienza della squadra.
Per l'Arsenal, già sconvolto dalla perdita del suo orchestratore Martin Odegaard, questo sviluppo offre un barlume di speranza. Tuttavia, gli osservatori esperti sapranno che la forza del City non risiede solo nella brillantezza individuale, ma nel suo ethos collettivo.
Con l'avvicinarsi della domenica, tutti gli occhi saranno puntati sulla formazione della squadra Etihad. La presenza o l'assenza di De Bruyne darà il tono a uno scontro che trascende i semplici punti. È una battaglia di ingegno, profondità e adattabilità, una vera prova per campioni.
Nel teatro del calcio d'élite, gli infortuni sono un fattore sgradito ma inevitabile. Il modo in cui Guardiola e Arteta affronteranno queste acque agitate sarà un'affascinante sottotrama di quello che promette di essere un incontro avvincente. La Premier League, in tutta la sua imprevedibile gloria, continua a regalare drammi di primissimo ordine.